venerdì 14 giugno 2013

Aeroporco

Luogo di attese
Luogo di addii.
Il tuo pavimento imparziale è
Terra sacra
resa fertile dalle lacrime di chi resta,
e ricco di speranze e sogni
in forma di biglietto
è il tuo corridoio.
Oh, aeroporto!
Crocevia di viandanti.
Nei tuoi volti sempre nuovi
riconosco lo sguardo dei pellegrini.
Tuo è il ruolo di madre
che guarda ogni giorno partire
i suoi figli, attendendo
il loro ritorno.
Ma sono qui da tre ore
e altre tre mi attendono,
con coltelli tra i denti.
E mi sarei un pò frantumato
i coglioni.

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