martedì 28 maggio 2013

Canto di stagione

Ogni stagione porta nella sua valigia
contenuti universali.
Ogni contenuto consegna a noi, osservatori
imparziali non per scelta,
di ogni stagione la sua essenza.
Tediosa è la ricerca
di tanti e tali contenuti,
quindi ve la risparmio.

Contempliamo la primavera:
ogni fiore che sboccia
ogni tiepido tramonto.
Madre Terra!
Tu, da prima che gli anni si chiamassero anni
restituisci ciò che l'inverno,
noto inturgiditore (si può dire?) di capezzoli,
sottrae.
Vivi, oh natura! Dona all'occhio la gioia.
Splendi, oh sole! Così che il mio canto sembri un testo dei Rhapsody.
Stagione che fa da cornice
alla speranza
alla gioia
all'amore.
Il canto della rondine
annuncia il tuo arrivo.
Il volo della rondine
esprime la tua straripante vitalità e
nell'invidia del suo volo mi perdo.
E prima che il cuore sia sazio della tua grazia
ti avvicini, o araldo alato
e mi spari una cacatona in piena barba.
E che cazzo!

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